Dal 29 luglio al 4 agosto del 2016 quattro miei dipinti sono stati esposti, in occasione della mostra collettiva: “La forma e il colore”, presso la Galleria 2432 a Venezia.
Nello specifico, i quattro miei
dipinti in mostra a Venezia sono stati: “Penelope”,
“L’Uomo e La Donna”, e la mia
ultimissima creazione: “Venezia”.
Tutti e quattro i quadri
rientrano nella categoria dell’elemento dell’Acqua. “Penelope” è un dipinto di qualche tempo fa e raffigura il rapporto
tra L’Essere Umano e il mare, trovando proprio nell’esperienza dell’Odissea uno
dei casi più emblematici: l’attesa.
La coppia “L’Uomo e La Donna” non hanno bisogno di troppe presentazioni, perché sono molto più recenti e ho già avuto modo di presentarli, anche in questo mio blog, (nello specifico, per conoscere meglio il dipinto “L’Uomo”: CLICCA QUI, e per conoscere meglio il dipinto “La Donna”: CLICCA QUI) e rappresentano l’inizio di un mio nuovo percorso artistico, alla riscoperta dell’Antico Codice, in nome dell’Armonia.
L’opera su cui, invece, desidero
soffermarmi è la mia ultimissima creazione intitolata: “Venezia”. Ovviamente, anche questo mio dipinto pone le sue basi
sull’elemento dell’Acqua, esaltando in modo particolare il carattere della
dualità, prodotto dal fattore del riflesso, che è una peculiarità tipica di
questo elemento.
La dualità è costantemente
presente nella vita umana, c’è il prima e il dopo, c’è la destra e la sinistra,
il davanti e il dietro, il sopra e il sotto, la luce e il buio, l’uomo e la
donna, il giorno e la notte.
La dualità è strettamente legata
all’elemento dell’Acqua, a tal punto da fare dell’architettura della città di
Venezia una delle rappresentazioni materiali più importanti dell’Antico Codice,
perché è tutto un continuo richiamo al concetto della dualità prodotta dai
riflessi dell’Acqua.
La città lagunare esprime in ogni
sua sfaccettatura il suo ancestrale legame con l’Acqua e con quello che questa
rappresenta nella visione del micro e macro cosmo espresso dall’Antico Codice. Il
nome Venezia, la sua architettura, la sua storia, i suoi simboli sono tutti
finemente legati tra loro ad esprimere, in modi diversi, sempre lo stesso
fattore della dualità proprio dell’Acqua.
Proprio sulla base di tutto ciò
che ho pensato e realizzato un quadro che esprime in sé questa peculiarità,
dipingendo, di fatto, due quadri in uno, con uno scorcio di Venezia di giorno e di
notte!
Al di là della tecnica che mi ha
permesso di realizzare l’opera in questione, ciò che desidero farti notare è
come una medesima scena possa assumere un diverso significato, che di giorno mette
in risalto i colori del paesaggio e delle splendide architetture lagunari, ma
che paradossalmente di notte, proprio quando è buio e non si dovrebbe vedere
nulla, Venezia svela la sua più intima natura, espressa coi suoi innumerevoli
simboli!
Ma mi fermo qua, perché desidero
che tu venga a trovarmi presso la Nike Gallery per ammirare insieme questa mia
ultima splendida opera e avere l’onore di conoscere anche le tue impressioni in
merito.
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Carla Di Lascio